Il progetto, finanziato con legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella ‘lista del patrimonio mondiale’, posti sotto la tutela dell’UNESCO”, si basa sulla conoscenza, valorizzazione e recupero dei cosiddetti spazi di confine, intesi quei luoghi rilevanti dal punto di vista storico-culturale ma che sono spesso sottoutilizzati o in stato di degrado, quali chiostri, cenacoli, piazze e spazi residuali. Questi luoghi hanno il potenziale di trasformarsi in luoghi di relazione e in spazi “accoglienti”, in luoghi nodali del tessuto urbano e peri-urbano che potrebbero permettere la rigenerazione di alcune aree, di decongestionare i flussi turistici e di aprire e rendere fruibili nuovi spazi ai cittadini. Hanno, dunque, un valore relazionale significativo che potrebbe amplificarsi in una logica complessiva, da ripensare come luoghi per la comunità. La gestione e la valorizzazione di tali luoghi all’interno del sito Patrimonio Mondiale, inteso come Paesaggio Urbano Storico, risponderanno alle numerose tematiche stringenti individuate all’interno di tre tra i progetti strategici inseriti nell’attuale Piano di Gestione del Sito del 2022.
Il progetto ha il duplice obiettivo di definire una strategia di conservazione, valorizzazione e fruizione di questi spazi e di attuare azioni di rigenerazione del tessuto urbano, e contribuire in maniera decisiva alla delocalizzazione e decongestionamento dei flussi nel Sito dall’eccessiva pressione antropica legata al fenomeno turistico.